I disturbi del comportamento alimentare, secondo l’Associazione Italiana di Sessuologia Clinica possono essere letti come una “perversione della sessualità”, non intesa con un’accezione negativa, bensì come ricerca del piacere associata a comportamenti inusuali e scarica di aggressività.
“La perversione sessuale tende ad evitare relazioni intime; ha lo scopo di infondere forti sensazioni di benessere e ridurre sensazioni di ansia e angoscia, come le dipendenze da cibo. Il cibo, per chi soffre di disturbi alimentari, diviene fonte di piacere, l’unica fonte di piacere sostitutiva di relazioni, legami e rapporti sessuali. E’ con il cibo che queste donne e questi uomini fanno sesso, un sesso perverso perché privo di relazioni e perché eccessivo nelle sue abbuffate orgiastiche (nella bulimica) o nelle sue astinenze-digiuno (anoressica)”
Il cibo e il sesso hanno in comune il corpo, il suo nutrimento, riempimento e appagamento.
Questo approccio innovativo integra i contributi delle teorie precedenti sulla comprensione dei disturbi del comportamento alimentare. Ad accomunare sessualità e alimentazione sarebbero i rituali, ad esempio nel rituale bulimico la scelta del cibo (“cibi salati”, “cibi morbidi”, “cibi elaborati”…) trova corrispondenza nella tensione erotica che precede l’incontro; il consumo che sovente avviene in solitudine corrisponde alla naturale tendenza a vivere la sessualità in intimità; l’eccitazione fisiologica sovente riferita in seguito al consumo del cibo desiderato è paragonata alla fase orgasmica; infine, il ritorno ai valori normali dopo l’abbuffata corrisponderebbe alla fase di plateau.
Nell’anoressia il rifiuto del cibo è letto come un tentativo di ricreare una sorta di “verginità”, l’individuo rifiuta il cibo perché ne è incredibilmente attratto e teme che se solo inizierà a consumarlo, se solo cederà, allora non potrà più smettere: il piacere diviene quindi rinuncia, astinenza, resistenza e controllo.
In breve, secondo questo approccio i disturbi del comportamento alimentare sarebbero lo strumento attraverso cui le persone risolvono una sessualità perversa; una soluzione ad una mancanza di affettività e di amore. Il cibo rappresenta il surrogato più semplice, facilmente reperibile e apparentemente meno rischioso. E’ interessante osservare le dinamiche relazionali che accompagno gli individui che manifestano tali comportamenti tradizionalmente, ma non unicamente, femminili: sovente uomini immaturi sono più facilmente attratti dal comportamento di rinuncia e controllo perché questo li protegge dal mettersi in gioco, dal rischiare con un comportamento più vitale e generativo.
La Vallée Notizie
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