L’adescamento di minori attraverso la rete avviene con una tecnica ben precisa: il grooming (dall’inglese “grooms” cura).
L’adulto potenziale abusante induce progressivamente la potenziale vittima a superare le proprie resistenze attraverso tecniche di manipolazione psicologica. L’obiettivo consiste nell’assicurarsi la fiducia e la collaborazione del bambino o dell’adolescente con il fine ultimo di coinvolgerlo in attività a sfondo sessuale.
E’ fondamentale la consapevolezza da parte dei genitori perché possano insegnare al bambino la prudenza (e non la paura) nella rete, perché questo accade ogni giorno, qui e ora. La comunità deve essere preparata e consapevole per arginare un pericolo sempre più diffuso, perché proteggere i bambini è un dovere morale che coinvolge tutti.
L’attività di grooming può durare molto tempo, settimane o addirittura diversi mesi, in cui il molestatore tenterà di avvicinare e ottenere le confidenze del bambino fino ad guadagnarsi la sua fiducia incondizionata. Solo quando il bambino plagiato sarà completamente invischiato nella relazione l’abusante passerà alla fase successiva: l’incontro offline.
Sono state individuate sei fasi del grooming:
2) Selezione della vittima e creazione dell’amicizia: inizio della manipolazione psicologica da parte dell’adulto ad esempio fingendosi un bambino o un adolescente, dimostrandosi disponibile, paziente e interessato alla vita e ai racconti della vittima;
3) Creazione della relazione: richiesta di mezzi di comunicazione più intimi tra cui il cellulare o la mail privata;
4) Valutazione del rischio: il potenziale abusante tenta di capire quanto è elevato il rischio di essere smascherato;
5) Fase di esclusività: l’adulto manipola psicologicamente il minore evidenziando l’esclusività del rapporto e chiedendo di mantenerlo segreto;
6) Fase sessuale: l’adulto introduce nelle conversazioni con il minore argomenti esplicitamente sessuali tentando di superare le sue resistenze per indurlo a cedere alle richieste.
Le vittime più vulnerabili sono quelle più sole, praticamente o psicologicamente; porre attenzione e ascolto all’altro è una buona prevenzione di base, unitamente a informazione e consapevolezza (www.azzurro.it)
La Vallée Notizie
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