La valutazione del danno psicologico

La valutazione del danno psicologico è una frequente richiesta di CTP (Consulenza Tecnica di Parte) Ciò significa che viene richiesto allo psicologo forense di dare parere rispetto a un potenziale danno psicologico come conseguenza di un evento traumatico, illecito o delittuoso.

L’evento traumatico potrebbe essere riferito a diverse circostanze come ad esempio:

  • infortunistica stradale
  • infortunistica professionale
  • danno da colpa professionale
  • danno da wrongful life
  • danno da mobbing lavorativo, familiare e coniugale
  • danno da demansionamento
  • danno ambientale
  • tutela della privacy
  • bioetica
  • maltrattamento su donne o minori
  • abuso su donne o minori
  • libertà di pensiero
  • danno alla reputazione

In ogni caso ogni qualvolta la persona riferisce una sofferenza psicologica come conseguenza di qualche evento traumatico è opportuno valutare l’opportunità di richiedere un intervento in psicologia forense per la valutazione del danno psicologico.

Le diverse tipologie di danno psicologico

Un tempo la giurisprudenza aveva la tendenza a considerare legittimi (e quindi risarcibili) esclusivamente i danni fisici quelli, cioè riconducibili a lesioni del corpo. Oggi finalmente anche il danno psichico ha una sua dignità giuridica.

Naturalmente ogni qualvolta si subisce un trauma fisico ci sono delle conseguenze psicologiche e molto spesso un trauma psicologico determina delle somatizzazioni o patologie fisiche. E’ quindi complesso distinguere le sfumature legate alle conseguenze psicologiche di un evento, in generale è bene considerare sempre anche le variabili psicologiche.

Nella valutazione del  danno psicologico in ambito forense si distinguono tre tipologie fondamentali di danno psicologico: psichico, esistenziale e morale.

Il danno psichico

Il danno psichico deve essere riconducibile con un nesso di causalità all’evento traumatico. La conseguenza dell’evento si caratterizza in questo caso per una importante modifica della personalità e per un deterioramento del precedente funzionamento psicologico.

Quando c’è un alterazione dell’integrità psichica, si osserva una modificazione sia qualitativa sia quantitativa dell’affettività, dei meccanismi difensivi, del tono dell’umore o delle pulsioni.

Il danno esistenziale

Con il termine danno esistenziale ci si riferisce a un cambiamento conseguente un evento traumatico privo di modifiche sostanziali della personalità e di psicopatologie. Il danno esistenziale è in pratica un’alterazione in senso peggiorativo del modo di essere di una persona.

Questo cambiamento può riguardare aspetti individuali se incide sulla capacità di adattamento, sullo stato emotivo, sull’autonomia e sull’efficienza personale. Riguarda invece il piano sociale se si osserva nelle relazioni o nelle interazioni con il mondo esterno.

Il danno morale

Con il termine danno morale si indica quella sofferenza psicologica che accompagna un evento traumatico, ma che non altera l’equilibrio interno della persona e la sua modalità di relazionarsi con il mondo.

La durata di questa alterazione è limitata nel tempo e pertanto non include sostanziali modifiche del funzionamento psicologico della persona .

Come si ottiene una valutazione del danno psicologico

Lo studio approfondito del caso specifico precede sempre ogni intervento successivo. E’ infatti essenziale un’analisi accurata di tutta la documentazione disponibile inerente il fatto oggetto del procedimento.

Nella valutazione del danno psicologico si possono utilizzare i colloqui clinici, i test di personalità, i test di livello, i test proiettivi e i test neuropsicologici.

E’ importante valutare se la persona ha subito una compromissione nei suoi processi di adattamento o se tali difficoltà sono da attribuirsi a una condizione pre-esistente. Questo aspetto è centrale nella valutazione del danno psicologico.

La valutazione del danno psicologico deve essere effettuata sia a livello categoriale, sia a livello funzionale proprio per comprendere la sequenza nell’evoluzione.

I casi di simulazione

Può accadere durante la CTP di incorrere in casi di simulazione.

La simulazione consiste nella creazione deliberata di una sintomatologia finalizzata ad ottenere vantaggi o benefici. Questo tentativo di manipolazione può avvenire secondo diverse modalità:

  • attraverso la creazione di una sintomatologia in base a quelle che sono le credenze comuni
  • tramite la rievocazione, ovvero quando la persona simula dei sintomi in base al ricordo che ha lui stesso di sintomi provati in precedenza
  • attraverso l’imitazione se la sintomatologia riferita prende spunto da quanto osservato in al tri
  • attraverso la fissazione ovvero la simulazione protratta di sintomi che sono rientrati a seguito della conclusione positiva di una condizione precedente.

Nei casi di enfatizzazione la persona tende ad esagerare la sua sintomatologia o a prolungarla nel tentativo di ottenere maggiore indennizzi.

Ci sono poi patologie specifiche (disturbi fittizi) in cui le persone simulano sintomi per assumere compulsivamente il ruolo del malato o le nevrosi da indennizzo in cui, a seguito del riconoscimento medico dei sintomi lamentati la persona esige un indennizzo maggiore e come conseguenza la sintomatologia si cronicizza.

In questi casi un assessment multi method rappresenta un’ottima opzione per ridurre il rischio da simulazione grazie all’integrazione di più strumenti diagnostici.

La diagnosi

La diagnosi nella valutazione del danno psicologico deve tenere conto della sintomatologia pre e post evento traumatico, deve valutarne la possibile causalità e infine quantificare il danno eventualmente emerso. La diagnosi deve essere fatta tenendo conto sia delle variabili categoriali, sia di quelle dimensionali (DSM/PDM)

La quantificazione del danno psicologico

La valutazione del  danno psicologico prevede la collocazione del danno eventualmente riscontrato all’interno di alcune fasce di gravità:

  • danno lieve
  • danno moderato
  • danno medio
  • danno grave
  • danno gravissimo

Alla conclusione dell’intervento per la valutazione del danno psicologico sarà consegnata una relazione completa che costituirà il documento finale

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