Il profilo dello stalker

In seguito ai numerosi fatti di cronaca sono in aumento le denunce di stalking; conoscere il profilo psicologico del molestatore può contribuire ad una precoce individuazione e a una tempestiva denuncia.

L’età degli stalkers e delle loro vittime sembra essere generalmente piuttosto elevata: tra i quaranta e i cinquant’anni. Gli stalkers hanno solitamente un trascorso per precedenti penali, psichiatrici o da abuso di sostanze stupefacenti.

Alcune ricerche hanno individuato nelle relazioni primarie patologiche o in recenti perdite dell’età adulta i fattori che possono innescare il comportamento molesto.

Se lo stalker ha avuto in passato una relazione sentimentale con la vittima, il comportamento messo in atto sarà probabilmente caratterizzato da amore ossessivo e inseguimento compulsivo, quasi a cvoler curare la ferita dell’abbandono subito.

Negli altri casi lo stalker, probabilmente mosso da amore, rabbia o vendetta potrà spiare o pedinare la vittima alimentando così le proprie fantasie.

Il comportamento molesto può essere rivolto anche verso coloro che si frappongono tra la vittima e lo stalker (un nuovo compagno, familiari, amici o colleghi). Il rischio di un atto violento sembra essere più elevato quando le minacce sono precise, ricche di particolari e di riferimenti logistico-temporali.

Lo stalker è mosso da frequenti fantasie di idealizzazione (essere amato dalla vittima, amarla, essere ammirato dalla vittima o ammirarla) di rispecchiamento (essere come la vittima) gemellanza (completare la vittima, integrarla) o di fusione (destino comune).

Un passato di relazioni fallite e un presente di difficoltà relazionali e comunicative rende lo stalker sempre più isolato e pericoloso. Buone abilità di pianificazione e organizzazione spesso consentono a queste persone di agire razionalmente, isolando la vittima per agire al riparo da potenziali testimoni.

I Centri Antiviolenza e le Case delle Donne, nati in Italia nella metà degli anni ’80 costituiscono un valido aiuto per le vittime di stalking e di ogni altra forma di violenza (www.direcontrolaviolenza.it ).

Ricordiamo però che talvolta è l’uomo ad essere la vittima: vittima di una stalker e vittima del pregiudizio sociale che rende difficile, in questi casi chiedere aiuto.

Se pensi di stare subendo qualche tipo di molestia, non chiuderti in te stessa e non vergognarti. Parlane con qualcuno subito e se puoi anche con un professionista o con le forze dell’ordine. Non si può trascurare una molestia, ma non appena la si subisce “antenne dritte” e allertare qualcuno.

Non farti cogliere impreparata, agisci subito!