Interferenze cognitive, stress, aspettative e tempo.

In ambito processuale il ruolo delle testimonianze costituisce un elemento fondamentale nell’attribuzione di colpa all’indagato. Tuttavia, se si analizza il ricordo del testimone possono emergere incongruenze, errori e distorsioni inconsapevoli indipendentemente dalla sua buona fede.

Questo accade perché il ricordo non corrisponde ad una mera riproduzione fotografica della realtà bensì consiste in una rappresentazione dell’evento frutto di un’inevitabile elaborazione cognitiva e ambientale. L’elaborazione soggettiva riferita alla codifica delle informazioni altera la percezione dell’evento determinando una distorsione e rendendo così più complesso l’operare delle forze dell’ordine e dei magistrati.

La capacità di riferire un episodio il più possibile aderente all’accaduto è fortemente influenzata dallo stress provato dal testimone al momento dell’evento. Una situazione di violenza può infatti causare un restringimento del focus attentivo con una riduzione dell’accuratezza percettiva; ad esempio in una colluttazione la presenza di un arma o di un oggetto contundente tende ad attirare l’attenzione delle persone coinvolte che inevitabilmente trascurano la registrazione cognitiva di altri elementi, ad esempio inerenti l’aspetto dell’aggressore. In sintesi maggiore è lo stress percepito dal testimone oculare, minore sarà la precisione del ricordo.

Anche le aspettative del testimone influenzano la percezione, siano esse di tipo culturale o basate su esperienze vissute. In un esemplificativo studio americano venne richiesto a diversi soggetti di riferire ad altri il contenuto di una scena grafica in cui, nell’affollata metropolitana di New York spiccava un uomo di etnia afro-americana in giacca e cravatta con a fianco un uomo caucasico con in pugno un rasoio. Lo sperimentatore chiese alle persone di descrivere ad altre persone il contenuto della scena, e a queste ultime di fare lo stesso.. In circa la metà dei casi la storia finale appariva distorta: era l’afro-americano ad impugnare il rasoio.

Il tempo è un’altra variabile determinante nell’accuratezza della testimonianza, non solo perché il decadimento della traccia mnestica avviene nelle prime ventiquattro ore, ma anche perché più passa il tempo e maggiore è il rischio di contaminazione per esposizione a ricordi simili per circostanze o significato.

La Vallée Notizie