Alcuni studi psicologici rivelano come l’utilizzo di internet e in particolare dei social network da parte dei bambini inibisca lo sviluppo di adeguate capacità di attenzione, della capacità di provare empatia e accresca il bisogno di gratificazione immediata con la conseguente minore capacità di tollerare l’attesa e la frustrazione.

L’utilizzo eccessivo del computer sembrerebbe attivare il sistema motivazionale di attacco-fuga che comporterebbe la riduzione della metacognizione, ovvero della capacità di riflettere sui propri ed altrui stati interni, con la conseguente riduzione delle abilità interpersonali e una maggiore difficoltà nel gestire le emozioni complesse. Questo potrebbe determinare una vulnerabilità progressiva nel bambino, una carente competenza emotiva  (incapacità di riconoscere le proprie emozioni e di affrontarle) e una maggiore esposizione a stati depressivi e altri disturbi psicologici.

Alcune ricerche enfatizzano diverse posizioni: ad esempio l’utilizzo di internet e dei social network sembra indurre un’esponenziale aumento della velocità di gestione degli stimoli e una maggiore capacità di gestire contemporaneamente  situazioni complesse attraverso  nuove connessioni neuronali.

Appare quindi opportuno monitorare con attenzione l’utilizzo eccessivo del computer da parte dei più piccoli investendo risorse ed energie per tentare di creare situazioni social ma non  mediate necessariamente dal computer e utilizzare questo prezioso strumento per lo studio, la ricerca e l’esplorazione.

L’educazione consapevole all’uso della tecnologia dovrebbe iniziare in famiglia, luogo in cui  troppo spesso i bambini apprendono dai genitori stessi ad utilizzare facebook e a rifugiarvisi. Porre maggiore attenzione a questo comportamento genitoriale potrebbe essere un importante fattore protettivo nello sviluppo di alcune patologie psicologiche tuttora in evoluzione.

La Vallée Notizie