L’intervento psicologico nell’ambito dei disturbi sessuali può riguardare le disfunzioni sessuali, le parafilie e i disturbi dell’identità di genere. Le problematiche che più frequentemente spingono i pazienti a richiedere una consultazione sono i disturbi del desiderio, dell’eccitazione, dell’orgasmo o del dolore.
Questi disturbi si presentano frequentemente in associazione o su base ansiosa con tendenza al controllo.
L’intervento psicologico è normalmente preceduto da una valutazione medico-specialistica finalizzata ad escludere eventuali patologie organiche o conseguenze derivanti da carenze ormonali, assunzione di farmaci, patologie correlate… Escluse tali cause è possibile avviare un assessment psicologico finalizzato a raccogliere le informazioni necessarie ad un’approfondita valutazione psicodiagnostica e a procedere ad una completa restituzione al paziente affinché egli possa elaborare l’esperienza e intervenire attivamente per interrompere il meccanismo vizioso alla base del perdurare del problema.
La risposta sessuale è caratterizzata da quattro fasi distinte: desiderio, eccitazione, orgasmo e risoluzione; il disturbo può riguardare ognuna di queste fasi: desiderio ipoattivo o avversione sessuale, disturbo dell’erezione, mancanza di eccitazione o lubrificazione, eiaculazione precoce, anorgasmia, dispareunia, vaginismo.
Il disturbo sessuale su base psicologica potrebbe essere causato da diversi fattori quali una scarsa conoscenza dell’anatomia e fisiologia del corpo con conseguente difficoltà nel comprendere tempi ed esigenze del partner; pregiudizi e aspettative non realistiche; conflitti o senso di colpa; tensioni con il partner; ansia; eccessiva auto-percezione ed auto-osservazione delle prestazioni sessuali.
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