Considerazioni sul fallimento:
Il miglior augurio che si può ricevere in America quando ci si accinge ad intraprendere una nuova avventura professionale è: “Fallisci il prima possibile, e riparti alla grande!!”
In Italia un espressione di questo tipo probabilmente favorirebbe una serie di gesti scaramantici o pensieri che rimanderebbero il nostro interlocutore a un reparto di neurologia.
E invece no! Auspicare il fallimento è realmente un ottimo modo per infondere coraggio, determinazione e lungimiranza.
Assumendo la prospettiva degli amici d’oltreoceano infatti potremo iniziare a considerare il fallimento come qualcosa insito nel “fare” e fonte di notevole apprendimenti!
L’insuccesso è semplicemente una tappa, quasi sempre fondamentale per chi riesce a fare bene, che consente di osservare, capire, rivalutare e modificare. Senza questo passo essenziale non ci sarebbero né crescita, né sviluppo!
Ciò dovrebbe essere sufficiente a disattivare il senso di colpa e vergogna che accompagna sovente questo prezioso passaggio. Quando si inciampa e si cade è un peccato preoccuparsi di chi ci ha visto cadere o attribuire una valutazione negativa all’evento o peggio a noi stessi; è molto meglio sorridere, controllare se si ha qualcosa di rotto e rialzarsi.
Una volta in piedi si analizza la situazione per tentare di capire cosa è andato storto, quale ostacolo ha impedito il nostro passo in avanti e cercare di non ripetere lo stesso passo falso.
Nella vita personale e professionale accade lo stesso, ma con un sorriso si può andare avanti. Sappiamo che prima o poi potremo cadere, ma questo non ci impedisce di goderci la passeggiata.
E’importante creare una cultura condivisa intorno al concetto di fallimento, in particolare nei giovani.
Pensiamo alla scuola, al potere enorme che hanno gli insegnanti e i compagni nel determinare lo stare emotivo di un bambino (oltre ai genitori naturalmente)..
Valorizzare l’insuccesso è un dovere perché permette di fare scuola, scuola di vita…e serve anche anche a noi!
In questo modo non ci sarebbero più vincenti o perdenti, ma solo ragazzi che apprendono, che provano, che evolvono!
E tu cosa ne pensi? Hai fallito qualche volta?
Che cosa hai imparato? Quale suggerimento daresti a chi si trova in questa fase della vita?
La Vallée Notizie