La terapia dialettico-comportamentale, un trattamento originariamente messo a punto per il disturbo borderline di personalità e adattata al disturbo da alimentazione incontrollata e alla bulimia nervosa, si è dimostrata estremamente efficace per quei pazienti che non hanno ottenuto benefici dai trattamenti tradizionali (terapia cognitivo-comportamentale, interpersonale..) o che hanno presentato ricadute.

Gli elementi in comune ai due disturbi sono essenzialmente la quantità di cibo assunta e la sensazione di perdita di controllo che la accompagna, si differenziano invece per la presenza o meno di condotte di eliminazione. Una diagnosi di disturbo da alimentazione incontrollata è un indice predittivo sfavorevole su eventuali programmi di perdita di peso e sulla funzionalità in ambito lavorativo e sociale.

Le implicazioni sanitarie sono notevoli in quanto il binge eating può predisporre all’insorgenza di diabete e influire sullo stato di salute generale; la bulimia può indurre ipocaliemia, lacerazioni dell’esofago, melanosi del colon, compromissione della funzionalità renale, aritmie cardiache, debolezza, gonfiore, ingrossamento delle ghiandole salivari, sintomi dentali, callosità alle dita ecc..

E probabile che chi soffre di questi disturbi presenti una limitazione nella capacità di regolazione  delle emozioni: i comportamenti impulsivi messi in atto, infatti, rappresenterebbero un tentativo (disfunzionale) di regolare le emozioni dolorose sedandole, allontanandole, distraendo da esse. Le cause di un inadeguato sviluppo del sistema di regolazione delle emozioni risiederebbe in una vulnerabilità biologica attivata da un ambiente precoce invalidante. Se può essere utile comprendere le dinamiche che hanno generato questo tipo di risposta individuale, è assolutamente necessario sviluppare abilità di regolazione e gestione emotiva per ottenere una migliore qualità della vita.

La terapia dialettico comportamentale adattata al disturbo da alimentazione incontrollata prevede nella sua forma standard un minimo di venti incontri attraverso un duplice lavoro individuale, essenzialmente fondato sulla motivazione al trattamento, e di gruppo, finalizzato all’insegnamento delle nuove abilità. L’assunzione di responsabilità e il rinnovo costante all’impegno sono aspetti estremamente delicati ed essenziali per l’esito dell’intervento.

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