Internet, shopping compulsivo e dipendenze affettive
La denominazione “Nuove dipendenze” si riferisce a quelle forme di dipendenza nelle quali non è implicata alcuna sostanza chimica, bensì comportamenti o attività lecite e socialmente accettate, ad esempio il gioco d’azzardo, internet, lo shopping, il sesso, le relazioni …
Attività che costituiscono parte integrante della normale quotidianità, possono per alcuni individui e in alcune circostanze assumere caratteristiche patologiche sino ad una degenerazione tale da compromettere la funzionalità dell’individuo. Tali patologie sono caratterizzate da comportamenti ossessivo-compulsivi, disturbi di personalità, distorsioni cognitive, difficoltà relazionali e affettive, isolamento.
La dipendenza affettiva è una forma patologica di amore caratterizzata da assenza di reciprocità. Uno dei due partner in funzione “dell’amore” si sacrifica per l’altro, ignora i propri bisogni, tollera tradimenti o violenze. Alla base del comportamento si riscontra una scarsa autostima: maggiore è il “sacrificio” e tanto più il soggetto proverà sollievo rispetto al senso di inadeguatezza che lo accompagna. La donna tende a reprimere se stessa, mentre l’uomo solitamente proietta all’esterno il proprio bisogno di affetto, investendo eccessivamente nel lavoro o nello sport o manifestando gelosia eccessiva. Il tema principale è il timore dell’abbandono. Per favorire l’esito positivo di un eventuale intervento psicologico è auspicabile che entrambi i membri della coppia partecipino all’intervento.
La dipendenza da Internet è un disturbo caratterizzato da comportamenti ossessivo-compulsivi rispetto all’ambito della sessualità e delle relazioni virtuali, giochi in rete e al computer. Psicopatologie preesistenti, condotte a rischio ed eventi di vita sfavorevoli sono stati individuati come fattori rilevanti nell’insorgenza della patologia. I segnali d’allarme che possono essere facilmente recepiti dai familiari sono frequentemente aumento dell’ansia e dell’irritabilità, cambiamento repentino dell’umore e del comportamento. Per il trattamento del disturbo si sono rivelate efficaci sia la terapia cognitivo-comportamentale sia quella familiare.
Con il termine shopping compulsivo si intende il ripetitivo ed improvviso bisogno di acquisto che si contraddistingue dal consumismo tipico della nostra società per la frequenza e l’investimento di eccessive somme di denaro, l’ansia e la frustrazione che derivano dall’impossibilità di assecondare l’impulso. Alla base del disturbo, che coinvolge in percentuale maggiore le donne, si riscontrano problematiche legate alla gestione dell’ansia, del controllo degli impulsi e talvolta alla depressione.
La Vallée Notizie
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