Il problema della violenza sulle donne è di estrema attualità, sono diverse le spiegazioni che si sono tentate di dare al fenomeno che sembra inarrestabile: dal mutamento di identità sociale e di emancipazione della donna che sembra minacciare la virilità dell’uomo, al suo sentimento di fragilità cui tenta di far fronte con la violenza. Certamente violenze subite dagli uomini a loro volta o maltrattamenti da parte delle figure familiari di riferimento (ambienti di vita violenti in genere) sono fattori di rischio per lo sviluppo del disturbo borderline che sembra avere una certa rilevanza nei casi di femminicidio.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità rivela che una donna su tre ha subito abusi almeno una volta nella vita, di cui il 30 % inflitto da un partner ; inoltre il 4% dei maltrattamenti avvengono nella fase più delicata per la donna: la gravidanza.
Per rendere più tempestivo il riconoscimento delle situazioni di rischio, da parte delle stesse donne che vivono situazioni di conflittualità con il partner, è stata messa a punto un’applicazione gratuita per individuare il profilo di rischio violenza: “Save the women” (Appstore). Rispondendo ad un questionario a scelta multipla si seleziona l’opzione che meglio descrive la propria situazione. I dati raccolti restano anonimi e al termine del test l’applicazione fornisce un’indicazione sul profilo di rischio fornendo se necessario immediate informazioni sui centri di assistenza cui rivolgersi.
Sovente si trascurano peculiari situazioni per il timore di essere giudicati, per la paura delle conseguenze, per una sottostima del rischio… Di qualsiasi motivo si tratti parlare con un professionista qualificato è indubbiamente utile, non solo per aver una prospettiva esterna e oggettiva su quanto sta accadendo, ma anche per comprendere le motivazioni che fanno si che ci si trovi (o ri-trovi) in una determinata situazione.
La Vallée Notizie
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