Per il miglioramento dello stato funzionale.

Nonostante la  valutazione dell’efficacia di questi  interventi sia complessa, vi è un generale accordo sulla loro utilità nella stimolazione dell’attenzione, della memoria, del linguaggio, dell’orientamento spazio-temporale e nel miglioramento del tono dell’umore. Inoltre, queste terapie consentono al paziente di esperire un senso di continuità temporale e offrono ai familiari un importante sollievo emotivo.

Tra le terapie non farmacologiche applicabili nei disturbi cognitivi  è possibile distinguere due approcci fondamentali: quelli specifici, orientati cioè alla stimolazione attraverso training appositi (sovente effettuati con l’ausilio di software) e quelli aspecifici, quali ad esempio il R.O.T., la terapia della validazione, la terapia della reminiscenza, la musicoterapia…

Il Memory Training è una delle tecniche di attivazione cognitiva “specifica” tra le più utilizzate, si avvale di una serie di metodi e tecniche finalizzati al miglioramento delle funzioni mnestiche e al loro trasferimento alle attività della vita quotidiana.

La Reality Orientation Therapy (ROT) è una tecnica di attivazione cognitiva “aspecifica”, consigliata nelle fasi iniziali e intermedie della malattia, focalizzata sull’incremento dell’autonomia del soggetto. Essa prevede ripetute stimolazioni sulle funzioni ancora efficienti e su quelle parzialmente deteriorate per ottenere un ri-orientamento del paziente rispetto alla propria persona, storia e ambiente circostante.

Nella Terapia della Reminiscenza gli eventi remoti vengono utilizzati come stimolo per attivare le risorse mnestiche residue e recuperare esperienze emotivamente piacevoli.

La Terapia della Validazione, tecnica efficace nei casi più gravi, è basata sull’induzione alla verbalizzazione delle emozioni e del mondo interno del paziente al fine di rafforzarne l’identità.

La Musicoterapia è una tecnica che ha consentito di ottenere risultati soddisfacenti sull’attenzione e l’orientamento riducendo contestualmente i disturbi comportamentali con il conseguente miglioramento delle relazioni interpersonali.

Infine, le Tecniche di Stimolazione Psicosensoriale consistono nella somministrazione di stimoli visivi, uditivi, tattili, olfattivi e gustativi di progressiva complessità al fine di riportare la consapevolezza del paziente sulla percezione (aromaterapia, sand-therapy..)

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