Nell’ambito psicodiagnostico il test di Rorschach è uno strumento dalle elevate potenzialità, un “performance based personality test” che consente di inferire dalle prestazioni del paziente caratteristiche salienti di personalità. Questa definizione appare più precisa rispetto al termine “test proiettivo” in quanto lo strumento così definito non determina solo un meccanismo di proiezione, ma fornisce informazioni sul comportamento, le motivazioni e gli schemi cognitivi.

Il Rorschach è oggi uno degli strumenti più diffusi per l’analisi di personalità che consente la formulazione di ipotesi diagnostiche di tipo ateorico; il test infatti non è stato concepito all’interno una teoria specifica, bensì proposto come metodo esplorativo per indagare la relazione tra percezione e personalità.

L’ideazione del test risale al 1922 dall’intuizione di Hermann Rorschach secondo cui la lettura interpretativa delle macchie di inchiostro avrebbe potuto fornire indicazioni sulla struttura di personalità dei pazienti. In seguito alla sua prematura scomparsa numerosi metodi di siglatura e interpretazione sono stati messi a punto negli Stati Uniti e in Europa.

Il metodo oggi più utilizzato negli USA e nel mondo è il Comprehensive System di Jhon Exner che integra i diversi approcci e rappresenta uno strumento standardizzato e obiettivo per la formulazione di una diagnosi di personalità, indirizzare la scelta di un trattamento, fare ipotesi sull’esito di una terapia, valutare il rischio suicidarlo in ambito clinico, giudiziario e scolastico.

In Italia la SIRCS Società Italiana per il Rorschach Comprehensive System fornisce una formazione specifica che consente di utilizzare il metodo Exner e sfruttare le potenzialità dello strumento.

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