Il libro di Severgnini “Italiani di domani. 8 porte sul futuro” edito da Rizzoli è una lettura sull’Italia di oggi, del lavoro e non solo: le otto T come chiavi di accesso ad un futuro migliore, più positivo, lontano dalla crisi economica e dei valori.

  1. La prima chiave è quella del Talento: scoprire ciò che si è portati a fare, in termini di attitudini e risorse, non può risolvere i problemi di lavoro, costa tempo e fatica, ma aiuta nella realizzazione professionale e di sé. Non sempre passioni e talento coincidono, ma quando riusciamo a fare ciò che ci viene spontaneamente bene ritroviamo entusiasmo e vitalità.
  2. La Tenacia: pazienza, perseveranza, determinazione. La disciplina, o meglio  l’autodisciplina conduce ai risultati.
  3. Il Tempismo: saper cogliere le opportunità significa conoscere i trend, essere informati su quanto accade per visualizzare le possibilità e trasformare un ritardo in un’occasione, un fallimento in un’esperienza, un rifiuto in un rinforzo.
  4. La Tolleranza: flessibilità e apertura a nuove strade, nuovi percorsi forse mai intrapresi da altri, ma anche accettazione dei fallimenti come passi necessari al raggiungimento degli obiettivi.
  5. Totem: lealtà, onestà, etica. Le scelte personali fanno di noi ciò che siamo. Il valore e la dignità sono prerequisiti indispensabili e fondamentali sempre e comunque. Troppo spesso valutando costi/benefici si trascura o temporaneamente si accantonano, ma le conseguenze sono, sempre, devastanti.
  6. La Tenerezza, intesa come capacità di apprezzare la qualità, più che la quantità.
  7. La Terra, intesa come legame con le proprie origini. Avere solide radici consente di avanzare stabilmente e aprirsi al confronto.
  8. La Testa: ottimismo (ma non solo) per guardare con fiducia al futuro, perché non può sempre andare male, perché le buone azioni portano un ritorno positivo.

L’autore conclude la sua presentazione con queste parole “Portate talento, tenacia, tempismo e tolleranza in ciò che fate. Difendete i vostri ideali, guardate la vita con ironia, non dimenticate chi siete e da dove venite….Ripeto: voi non potete sognare, voi dovete farlo. Questo è l’unico ordine. Gli altri erano solo consigli.”

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