Le probabilità per i single, di imbattersi ed innamorarsi di persone con alle spalle una “ingombrante” relazione sentimentale sono piuttosto elevate; dopotutto è naturale che a una certa età (i trentenni ne sanno qualcosa) ogni persona custodisca un trascorso affettivo costellato di ricordi e di eventuali metaforiche cicatrici.
Se confrontarsi con il passato sentimentale di un nuovo amore può essere difficile, se ci sono dei figli può esserlo molto di più!
Quando la nuova relazione ha superato indenne i primi entusiasmanti momenti, ecco che si profila all’orizzonte la delicata fase di presentazione ai figli e l’eventuale costituzione di una nuova, moderna famiglia.
Questo fase estremamente delicata può suscitare paure, gelosie, rabbia.. ma anche vitalità. L’arrivo di una persona nuova in famiglia infatti, può facilmente rappresentare una risorsa e un’opportunità per tutti, non solo per il papà o la mamma in termini di un nuovo amore, ma anche per i figli come ulteriore riferimento, sostegno e modello.
Alcune ricerche sembrano suggerire che le difficoltà aumentano se i figli sono adolescenti, mentre i bambini più piccoli sembrano essere in grado di adattarsi con più facilità ed entusiasmo alla nuova situazione; paradossalmente accade spesso che le coppie percepiscano in modo opposto la vulnerabilità dei figli ed aspettino che essi compiano almeno quindici anni di età per separarsi o per presentare il nuovo o la nuova compagna.
“Il terzo genitore” di Anna Olivero Ferraris edito da Cortina (1997) è un teso divulgativo che offre interessanti riflessioni per coloro che stanno per costituire una nuova famiglia e offre utili indicazioni sui comportamenti più adeguati; ad esempio evitare di imporre la propria presenza con regole e compiti o assumere il ruolo di vice genitore, in favore di un atteggiamento cauto, paziente, finalizzato all’acquisizione di una progressiva consapevolezza delle necessità dei figli, disponibile, discreto e soprattutto coraggioso… il coraggio di essere autentici.
La Vallée Notizie
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