Le caratteristiche femminili che emergono in ambito professionale (in azienda, nella libera professione, nelle associazioni..) sono complementari al modo tradizionalmente maschile di affrontare situazioni quotidiane o difficoltà eccezionali.
La donna può essere sorprendentemente (…o spaventosamente) in grado di prendere decisioni basandosi sull’intuito e sull’istinto senza curarsi eccessivamente del supporto di statistiche e dati. Può con uno sguardo sollecitare, con un sorriso incoraggiare, con una parola raggelare.. Una donna può anche, variare, adattare o modificare con facilità un progetto (abituata per necessità o virtù a cavarsela sempre, in qualche modo). Con altrettanta facilità la donna può alzare muri insormontabili, essere intransigente, rigorosa ferma e inappellabile se testimone di un tradimento o di un ingiustizia. E poi perdonare, ristabilire i rapporti e coraggiosamente cambiare idea. Le donne sono tendenzialmente più preparate dei colleghi uomini (maggiori anni di studio, maggiori aggiornamenti professionali) ma talvolta poco pronte a rinunciare a se stesse per dedicarsi totalmente ad un azienda, soprattutto se questa non le rappresenta. La donna anche se in carriera continua a sognare l’amore, perché quello si sa, vince (quasi) sempre su tutto; se non l’amore per un uomo, quello per i figli, per il proprio cane, per i propri valori ed ideali…
L’uomo assicura regolarità, razionalità (talvolta genialità), ponderazione, metodo, analisi perché si identifica con il lavoro, da sempre abituato a realizzarsi attraverso di esso. L’uomo è culturalmente formato a conquistarsi un ruolo professionale socialmente ed economicamente riconosciuto, perché tradizionalmente al lui spetta il compito (onore o fatica che sia) di provvedere al sostentamento della famiglia. E oggi, si sa, mantenere figli, moglie, ex mogli ed eventuali amanti ha un costo non indifferente!
Le donne sanno chiedere aiuto, gli uomini vogliono farcela da soli. Le donne vogliono essere indipendenti e fare le stesse cose (..magari meglio) degli uomini, ma loro, gli uomini vogliono solo ritrovare le loro compagne comprensive, rassicuranti, in grado di avere ancora bisogno di loro.
Che confusione vero? Eh si, sul luogo di lavoro, come nella vita privata forse dovremmo imparare a stare insieme e a sostenere l’altro come essere umano, aldilà del genere. Fermarsi, ascoltarsi, riflettere… Solo così forse potremo ritrovarci ed essere liberi/e di essere ..solo noi stessi/e.
L’auspicio è che sul lavoro possano trovare spazio la meritocrazia, la serietà, la dignità, il rispetto, l’onestà e la professionalità e che, insieme, uomini e donne possano indignarsi, quando così non è.
La Vallée Notizie
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